venerdì 18 dicembre 2009

Dj_sugo FROM Barçelona



Venerdì 23/12/09 Aperitivo di contaminazione musicale con DJ_SUGO FROM BERçELONA
Musica inedita in italia di genere Afro-funk LatinBeat
VENITE IN MASSA
!LA TANA C'E' LIBER@ TUTT@!

domenica 22 novembre 2009

Riprendono le attività: "La tana c'è liber@ tutt@ !"

Il 1 settembre al laboratorio socio-culturale tana liber@ tutt@inaugurazione della ripresa delle iniziative.
INIZIATIVE:
-Gruppo di produzione,acquisto e consumo critico

-Laboratorio multimediale:videoteca,biblioteca,cineforum...

-cene e aperitivi sociali e degustazione di prodotti bio o autoprodotti.

SEMPRE IL 1 Dicembre ore 19:00
LA MUSICA "DEL BIG DREAD LIVE SOUND" Per big dread.
alla Tana Libera Tutti, via G. Pitacco n.44

e Domenica 6 Dicembre ore 19:00 presso l'A.I.A.S.P., viale Irpinia n.50

giovedì 18 giugno 2009

saluto a zio Big


Saluto a zio Big

Domenica 21 alle ore 10:30 appuntamento per salutare Big Dread
alle sorgenti dell'Aniene a Fiumata (una frazione di Trevi nel Lazio) all'allevamento di trote "da Tozzi".

Sul luogo si riunirà qualcuno anche sabato 20


Per arrivare:
Roma - Napoli uscita Fiuggi e seguire indicazioni per Piglio poi proseguire per Trevi nel Lazio (Fiumata)

domenica 24 maggio 2009

Repressione cerimoniale a Cosenza

Il 15 gennaio del 2009 una "mareggiata" aveva travolto l'università  della Calabria. Gli studenti insieme ad alcuni attivisti di movimento avevano preso la parola, avevano deciso di manifestare la loro rabbia e la loro indignazione contro quello che stava avvenendo nell'aula magna.

Trecento tra studenti, ricercatori, docenti, precari e attivisti politici volevano contestare l'enorme teatrino mediatico messo in piedi dal magnifico, dalla sua corte accademica e dal solito carrozzone politico-istituzionale, in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico presenziata dal capo dello stato: Giorgio Napolitano. Ribadiamo oggi quel che affermavamo già allora: NON C'E' NIENTE DA INAUGURARE.

Era ed è¨ tuttora in atto lo smantellamento dell'università  e della ricerca libera mirato ad impedire la formazione di coscienze critiche e ad imporre la precarietà  come unica condizione di vita. L'intero Ateneo era stato sottoposto ad un ingiustificato stato di militarizzazione; le forze dell'ordine presenti (polizia, carabinieri, guardia di finanza, corpo forestale dello stato, polizia provinciale, vigili urbani e guardie giurate; addirittura cecchini posti sui cubi) avevano messo in piedi una occupazione dell'intero spazio universitario per impedire con la forza la minima espressione di dissenso. L'intero apparato era stato creato appositamente per evitare che gli studenti dell'onda potessero intralciare la parata, l'Ateneo infatti era accessibile a tutti i non manifestanti come ogni giorno. Quando l'onda ha tentato di percorrere il ponte Bucci in corteo cercando di arrivare nei pressi dell'Aula Magna si è creata una vera e propria zona rossa alla quale non si poteva accedere se non singolarmente e senza striscioni che erano stati vietati per l'occasione.

L'aggressione di certo non l'abbiamo commessa noi, ma chi ha dato ordini espliciti di impedire la mobilità agli studenti per evitare di creare problemi al rettore e al libero svolgimento di una manifestazione di inaugurazione indesiderata e ridicola.

Ad oltre quattro mesi di distanza dai gravi fatti sopra citati è avvenuta una nuova puntata di questa incredibile commedia: gli organi di polizia e le istituzioni hanno nuovamente aggredito il movimento facendo pervenire cinque avvisi di garanzia a 3 studenti dell'Unical e a 2 attivisti cosentini. Le accuse che vengono mosse sono quelle di resistenza a pubblico ufficiale, e radunata sediziosa. L'impianto accusatorio per chi ha vissuto quelle giornate è semplicemente ridicolo; oltre che per l'inesistenza dei reati contestati, vengono utilizzati a scopo repressivo reati risalenti al periodo fascista, (art. 18 del regio decreto del 18 giugno 1931; 655 c.p. "radunata sediziosa"). Ma di cosa ci meravigliamo? La storia della Repubblica Italia dal dopoguerra ad oggi è testimone di continue derive antidemocratiche che sottolineano l'assoluta incoerenza di uno stato che si dichiara democratico, ma continua a basarsi sul codice Rocco e su decreti risalenti al ventennio. Scriviamo quanto è successo non per esprimere vittimismo, del resto siamo coscienti che il nostro agire politico produce conflitto e porta a galla le contraddizioni di un sistema politico neoliberista basato sulle disuguaglianze sociali.

Siamo consapevoli delle conseguenze repressive create per impedirci di sognare "un mondo migliore" e RESISTERE è la nostra parola d'ordine.

Scriviamo per ristabilire la verità dei fatti, perchè vogliamo essere noi a raccontare le nostre storie e non altri. La realtà nazionale d'altronde non cambia, la repressione in questi ultimi giorni ha colpito i compagni di Milano dopo il G8 university Summit di Torino, a cui esprimiamo la massima solidarietà e colpisce ogni giorno i capri espiatori di questa crisi: i migranti, togliendo loro ogni garanzia di libertà e uguaglianza.

Nonostante il contesto nazionale e locale, l'onda calabra non si fermerà e continuerà a contrapporre alla violenza delle pratiche repressive la produzione di sapere libero e critico, indispensabile per il cambiamento e per la costruzione di idee e pratiche per un nuovo futuro. Ci appelliamo perciò alla mobilitazione ed alla solidarietà di tutti e tutte per lottare contro questo ennesimo tentativo di reprimere il dissenso di chi non ha paura di sognare.

http://www.infoaut.org/articolo/repressione-sullonda-5-avvisi-di-garanzia-a-cosenza/

sabato 16 maggio 2009

Stato di diritto o orrore di stato

Lo scorso 8 Ottobre un diciassettenne di nome Simone è stato fermato dai carabinieri, nella periferia romana, e portato in caserma perché aveva con se 3 grammi di hascish (ma con il solo principio attivo pari a 0,30 grammi, sì e no un paio di spinelli). Accusato di detenzione e spaccio, dopo pressioni fisiche e psicologiche Simone ammette le accuse, per uscire e tornare ai suoi affetti (dalla sua ragazza e dai suoi amici). Sapendo che il reato contestato prevedeva una pena inferiore ai 2 anni di reclusione e che era incensurato, Simone credeva che la pena sarebbe stata sospesa. Ma così non è stato per i suoi aguzzini che hanno continuato a recluderlo in un C.P.A. di Roma, non per reati ma per la sua condizione sociale e familiare. La valutazione non è, infatti, avvenuta su atti o irregolarità ma sulle problematiche di chi gli è attorno, in primis dell padre, con problemi legali e psichiatrici, e contestandogli gli ambienti da lui frequentati. Quindi considerandolo pregiudizialmente “instabile di mente” a dicembre viene deportato al C.P.M. di Settingiano (Catanzaro) a 600 kilometri di distanza da Roma dove viene sottoposto a terapie con l’uso di psicofarmaci e tenuto per mesi a Catanzaro, isolato e lontano dai suoi affetti. Il 23 marzo Simone viene rimessso in libertà e quindi può tornare a Roma. Una persecuzione ai danni di un minorenne che non si è ancora conclusa. Infatti il 19 Maggio in tribunale ci sarà la sentenza di primo grado dopo mesi di attesa, reclusione e deportazione. Nella prima udienza, sospesa dal giudice per effettuare una perizia psichiatrica su Simone, il P.M. aveva richiesto 5 mesi e 10 giorni di pena. Dal momento dell’arresto (8 Ottobre) ad oggi (19 Maggio) quanti mesi sono trascorsi? Molti! La persecuzione di Simone è conclusa? Di fronte a una società che produce con facilità “criminali” per mantenere grassi burocrati, giudici, psichiatri, assistenti sociali per far digerire a tutti uno stato di polizia, abbiamo qualche dubbio che questa vicenda si sia felicemente conclusa: Simone rischia un percorso terapeutico psichiatrico riabilitativo.

Noi pretendiamo Simone libero, libero di poter lavorare e studiare come sta facendo nella città in cui è nato e ha costruito le sue relazioni sociali e i suoi affetti cosa che gli è stata negata in questi mesi di reclusione. Per vedere sempre il Simone che conosciamo libero di passeggiare nella sua città senza restrizioni e marchi infamanti in questi mesi ci siamo mobilitati e abbiamo lottato. Simone ha già ampiamente pagato con questi mesi di detenzione in strutture sociali per lui (in)adeguate secondo l’imposizione data dai servizi sociali: prassi terapeutiche obbligate. Il parcheggio sociale mentalmente riabilitante. Simone deve essere libero subito!! Invitiamo tutti coloro che sbigottiti da questa vicenda singolare non sopportano la coercizione imposta da burrocrati viziati dal bigottismo catto-freudiano a solidarizzare con noi al presidio del 19 maggio davanti al Tribunale dei minori Via dei Bresciani alle ore 9:00.



LIBERI TUTTI!

SIMONE LIBERO

mercoledì 22 aprile 2009

Venerdi 17 Aperitivo audiovisivo con NAM JUNE PAIK


APERITIVO AUDIOVISIVO

Serate di videoarte e aggregazione sociale a TANA LIBERI TUTTI

Venerdì 17 Aprile prosegue l’appuntamento con aperitivo audiovisivo al laboratorio socio-culturale TANA LIBERI TUTTI, iniziativa che offre un mix di cultura e aggragazione sociale proponendo un aperitivo settimanale immerso nella particolare atmosfera data dall’installazione di opere di videoarte. Se in precedenza sono state esposte opere di giovani autori in via di affermazione (personalmente chiamati a realizzare le installazione con gli schermi riciclati dal lab. multimediale della TANA) nelle occasioni avvenire il progetto acquisisce una linea di tipo più divulgativo proponendo le opere storiche di 3 maestri internazionali di diverse generazioni al fine di dare una piccola panoramica sul genere. Venerdì 10 dalle ore 19:30 sarà proiettata una rassegna di opere dell’artista svizzera Pippilotti Rist (autrice della cosiddetta seconda generazione della videoarte internazionale) giunta al successo globale nella seconda metà degli anni Ottanta dopo trascorsi musicali nel contesto rock-pop. Venerdì 17 Aprile sarà offerta la visione di una raccolta di sperimentazioni video del poliedrico artista e compositore (koreano trapiantato a New York) passato alla storia come il padre della videoarte ossia Nam June Paik, grande maestro, da poco scomparso, tra i principali autori del gruppo fluxus. Venerdì 24 si potrà fruire un’antologia delle opere risalenti alla prima parte della carriera di Bill Viola, affermatissimo (forse il più famoso al mondo) videoartista statunitense di recente celebrato a Roma con una grande mostra retrospettiva al Palazzo delle Esposizioni. Tutto ciò in linea con il lavoro finora portato avanti da TANA LIBERI TUTTI che si propone come spazio di diffusione di contenuti culturali, di socializzazione tra persone e incontro di pensieri, le tre serate infatti saranno precedute da una breve introduzione alla storia della videoarte e dell'autore in particolare. Dopo queste tre serate si riprenderà la programmazione di allestimenti dedicati ad artisti più o meno emergenti delle opere dei quali la TANA (in collaborazione con una rete di gallerie, musei e , spazi socio culturali di vario genere) si proporrà come punto di diffusione confermando così la volontà a disporsi e caratterizzarsi, tra le altre cose, come spazio dedicato alle arti eletroniche.

TANA LIBERI TUTTI, via G. Pitacco n.44 (Largo Telese) ore 19:30
tanaliberitutti.blogspot.com
www.myspace.com/tana_liberi_tutti tanaliberitutti@gmail.com

giovedì 9 aprile 2009

TRASMISSIONI RADIOFONICHE CON SIMONE

FUSOLAB SABATO 4 APRILE

http://www.fusoradio.net/radio/ascolta_trasmissioni2.asp


RADIO ONDA ROSSA
8 APRILE, trasmissione "La Conta"

http://www.ondarossa.info/newsman/art_2009_04_8_2213.html

mercoledì 8 aprile 2009

Aperitivo audiovisivo



APERITIVO AUDIOVISIVO

Serate di videoarte e aggregazione sociale a TANA LIBERI TUTTI

Venerdì 10 Aprile prosegue l’appuntamento con aperitivo audiovisivo al laboratorio socio-culturale TANA LIBERI TUTTI, iniziativa che offre un mix di cultura e aggragazione sociale proponendo un aperitivo settimanale immerso nella particolare atmosfera data dall’installazione di opere di videoarte. Se in precedenza sono state esposte opere di giovani autori in via di affermazione (personalmente chiamati a realizzare le installazione con gli schermi riciclati dal lab. multimediale della TANA) nelle occasioni avvenire il progetto acquisisce una linea di tipo più divulgativo proponendo le opere storiche di 3 maestri internazionali di diverse generazioni al fine di dare una piccola panoramica sul genere.
Venerdì 10 dalle ore 19:30 sarà proiettata una rassegna di opere dell’artista svizzera Pippilotti Rist (autrice della cosiddetta seconda generazione della videoarte internazionale) giunta al successo globale nella seconda metà degli anni Ottanta dopo trascorsi musicali nel contesto rock-pop.
Venerdì 17 Aprile sarà offerta la visione di una raccolta di sperimentazioni video del poliedrico artista e compositore (koreano trapiantato a New York) passato alla storia come il padre della videoarte ossia Nam June Paik, grande maestro, da poco scomparso, tra i principali autori del gruppo fluxus.
Venerdì 24 si potrà fruire un’antologia delle opere risalenti alla prima parte della carriera di Bill Viola, affermatissimo (forse il più famoso al mondo) videoartista statunitense di recente celebrato a Roma con una grande mostra retrospettiva al Palazzo delle Esposizioni. Tutto ciò in linea con il lavoro finora portato avanti da TANA LIBERI TUTTI che si propone come spazio di diffusione di contenuti culturali, di socializzazione tra persone e incontro di pensieri, le tre serate infatti saranno precedute da una breve introduzione alla storia della videoarte e dell'autore in particolare. Dopo queste tre serate si riprenderà la programmazione di allestimenti dedicati ad artisti più o meno emergenti delle opere dei quali la TANA (in collaborazione con una rete di gallerie, musei e , spazi socio culturali di vario genere) si proporrà come punto di diffusione confermando così la volontà a disporsi e caratterizzarsi, tra le altre cose, come spazio dedicato alle arti eletroniche.
TANA LIBERI TUTTI, via G. Pitacco n.44 (Largo Telese) ore 19:30
tanaliberitutti.blogspot.com www.myspace.com/tana_liberi_tutti
tanaliberitutti@gmail.com

mercoledì 1 aprile 2009

giovedì 26 marzo 2009

VENERDI 27 MARZO

ore 19:30


siete tutti invitati all'
APERITIVO al TANA LIBERI TUTTI con SIMONE (LIBERO...
LIBERI TUTTI)

martedì 24 marzo 2009

SIMONE E' LIBERO!!!!

Questa mattina Simone è stato finalmente liberato dalla comunità di Settingiano (CZ) dove ha trascorso gli ultime mesi in regime di custodia cautelare.
Ma il processo continua in attesa delle perizie psichiatriche...
Intervento di Simone su marzo 23, 2009 - lunedì - 4.36 [Rispondi a questo]

PENSIERO LIBERO

Questa storia narra di un uomo
Che non voleva sottomettersi
Alle costrizioni mentali di una società che si accontentava
Di colpire e poi dire
Non è colpa mia
Guardava il mondo girare
E quello che lui poteva fare
Era solo continuarea essere quello che era
Senza venir per questo giudicato
Li ha anche affrontati
Ma col solo risultato
Di essere condannato
Cosi gli avevan’ dato
Un espatrio
Sotto mandato
Ma lui non riusciva a essere comandato
L’unica cosa che era stato
Un uomo sognatore
Che si era ribellato
E veniva chiamato
Libero pensiero


Simone



CONTINUO A LOTTARE

Non mi faranno
Mai smettere
Di guardare compiere le loro
Ingiustizie e di odiarle
Non saremo quelli
Che scordano in fretta
Anche in questa prigione
Ho trovato
La voglia di combattere
La voglia di urlare
La voglia di migliorare
Non pensate
Che il mio pensiero
Sia cambiato
Ogni vostra ingiustizia
Sarà urlata in tutte le
Occasioni
Non riusciranno
A farci stare zitti
Ricordate che non siamo
Soli
Le sbarre non riescono
A fermare
Il nostro protestare
Se ne fregano delle nostre
Esigenza ma noi
Continuiamo a strige i
Pugni
Gridare viva
La libertà


Simone

mercoledì 18 marzo 2009

potete trovare informazioni sulla TANA e sui suoi eventi anche all'indirizzo: www.myspace.com/tana_liberi_tutti

Aperitivo audiovisivo

APERITIVO AUDIOVISIVO: serate di gastronomia e arti digitali a Tana Liberi Tutti

Venerdì 20 Marzo presso via Giorgio Pitacco n.44 a Roma prende il via il nuovo progetto APERITIVO AUDIOVISIVO del laboratorio socio-culturale Tana Liberi Tutti per contribuire alla diffusione dei contenuti culturali meno "praticati" fuori dai luoghi degli "specialisti" della cultura come, in questo caso, la Videoarte (che si affianca ai laboratori "letterario" e di "consumo critico") . Se il video "creativo" – dicono- è un linguaggio sempre più diffuso e apprezzato negli spazi "indipendenti", da sempre "antenne" sensibili alle mutazioni delle forme artistiche, ma poco strutturati teoricamente e in generale meno preparati a produrre proposte nel senso di una vera "ricerca", il progetto della Tana intende invece, avvalendosi della supervisione della curatrice di arti elettroniche Veronica D’Auria e del Media Artist Lino Strangis, aprirsi a questa forma d’arte e divenirne un luogo dedicato. Lo Spazio degli aperitivi del Venerdì, già caratterizzatosi per l’ottima qualità gastronomica, ogni due settimane diventerà l’appuntamento APERITIVO AUDIOVISIVO per il quale videoartisti emergenti e non (ma sempre portatori di proposte culturali di una certa profondità) avranno a disposizione lo spazio per realizzare una o più videoinstallazioni utilizzando i vecchi pc, tv e vari riciclati dal collettivo della Tana (da anni impegnato in varie iniziative legate al ri-uso creativo) rivoluzionandone di volta in volta l’ambientazione. "Il materiale che la società industriale scarta e getta via noi lo impieghiamo ad essere veicolo di contenuti sociali e culturali"- dichiarano con lucida decisione gli organizzatori. Dalle 19:30 alle 21:30 l’atmosfera della Tana sarà completamente avvolta dalle audiovisioni artistiche. Successivamente l’aperitivo, unica forma di auto-finanziamento delle attività di Tana Liberi Tutti, che intende continuare a proporre iniziative di gratuito accesso, proseguirà come sempre fino a tarda serata con selezioni musicali a tema. Ad aprire il ciclo sarà lo stesso Lino Strangis, giovane autore distintosi in diverse rassegne e mostre internazionali, il quale per primo si cimenterà nell’allestimento di una installazione site-specific della traccia audiovisiva intitolata Multi-Identity Man, vincitrice al Magmart International Videoart Festival nonché acquisito dal CAM (Museo di Arte Contemporanea di Casoria, NA) e selezionato per la finale della mostra-concorso Identità Mutanti del circolo Bertold Brecht di Milano. Su altri schermi nella stessa sala sarà esposta invece una piccola antologia delle installazioni monocanale dell’artista (realizzate tra il 2005 e il 2009) e sarà possibile inoltre fruire l’installazione "foto-digi-grafica" permanente già presente nella Tana. La mostra di Lino Strangis accompagnerà i primi due appuntamenti con APERITIVO AUDIOVISIVO (Venerdì 20 Marzo e Venerdì 3 Aprile 2009), per gli appuntamenti successivi è in preparazione una programmazione ricca di proposte di rilievo (tra le varie si sta lavorando ad un APERITIVO AUDIOVISIVO con le opere dello storico maestro internazionale della Videoarte Robert Cahen).

comunicato stampa

LABORATORIO SOCIALE TANA LIBERI TUTTI

SOTTO CUSTODIA CAUTELARE DA 4 MESI PER UNA ‘CANNA’
SIMONE: UNA STORIA DI PREGIUDIZIO SOCIALE E REPRESSIONE.
IL RAGAZZO, 17ENNE INCENSURATO,IN ATTESA ANCORA DELLA SENTENZA DI PRIMO GRADO, È SOTTOPOSTO A MISURE CAUTELARI DA 4 MESI.
L’AVVOCATO: "E’ UN CASO GRAVISSIMO DI ABUSO DELLE MISURE CAUTELARI E DI PRIVAZIONE DELLA LIBERTÀ PERSONALE"
GLI AMICI: "DOPO LE ASSURDE MISURE CAUTELARI ORA LO SOTTOPONGONO A PERIZIA PSICHIATRICA. TUTTO QUESTO PERCHÉ FREQUENTA AMBIENTI DI SINISTRA, NON GRADITI AL PADRE E AGLI ASSISTENTI SOCIALI.".
Roma 26/02/09
Ancora una storia di condanna sociale ai danni di un minore, fatta a partire da preconcetti sociali e culturali. È la storia di Simone, un ragazzo romano di 17 anni, studente, incensurato, un’intelligenza vivace e una grande passione per la musica. Il ragazzo, che fino all’8 ottobre scorso viveva della Capitale, si trova ora sottoposto a misure cautelari in una comunità per minori in provincia di Catanzaro.
Ma gli oltre 600 km che separano Roma da Catanzaro non sono nulla rispetto alla distanza che corre tra la giustizia e la legge.
Tutto comincia il giorno in cui Simone, all’uscita della stazione Monte Mario, viene fermato da due carabinieri in borghese che lo accusano di aver ceduto una ‘canna’ a una persona: e dunque di spaccio. In tasca ha un pezzetto di fumo per una quantità di principio attivo pari a 0,368 mg: nemmeno due ‘spinelli’. Una quantità tollerata come consumo personale anche dalla vigente, ed estremamente punitiva, legge Fini- Giovanardi. E’ tutto, perché l’immediata perquisizione nell’abitazione del padre e della compagna, presente al momento dell’arresto, ha esito negativo. Nonostante questo Simone viene immediatamente portato presso il CPA (Centro di prima accoglienza) Virginia Agnelli. Qui, certo che così facendo la storia si possa chiudere velocemente, firma l’accusa a suo carico: detenzione ai fini di spaccio e resistenza a pubblico ufficiale.
"In ogni caso – dice l’avvocato Francesco Romeo che segue il caso - data la quantità irrisoria e il fatto che Simone è minorenne ed incensurato la prassi comunemente adottata in processi di questo tipo per i minori, sarebbe quella di chiudere il caso senza alcuna conseguenza, con la formula giuridica della ‘irrilevanza penale del fatto’".
Così non è per Simone che per la giustizia e la mentalità degli assistenti sociali porta impresso un marchio negativo. La sua colpa è, infatti, quella di aver perso la madre da bambino e di avere un padre inidoneo a crescerlo e dal quale in passato lui stesso ha chiesto di essere allontanato.
Il suo ‘marchio’, in sostanza, deriva dall’essere stato, per questa situazione familiare, affidato ai servizi sociali … per sua stessa richiesta!
Ma nonostante questa situazione, non si sa con quale assurdo criterio, dopo qualche giorno, viene mandato proprio presso la casa del padre, con l’obbligo di rimanervi dalle 19 alle 7. La convivenza con l’uomo è impossibile, come lo era in passato. Simone, dopo alcuni giorni, non rispetta l’obbligo e subito scattano le misure cautelari: prima presso alcuni Centri di permanenza romani e poi, da dicembre, a Settingiano (Cz), a 600 km di distanza da ogni ambiente a lui familiare.
Niente libertà, dunque, ma nemmeno arresti domiciliari presso una delle famiglie che hanno più volte dichiarato la disponibilità ad accoglierlo.
Mentre Simone rimane parcheggiato in comunità, senza la possibilità di andare a scuola e senza nemmeno svolgere attività formative di alcun tipo, la ‘giustizia’ fa il suo corso.
A gennaio arriva il giorno del processo di primo grado: il PM chiede una condanna a 5 mesi e 10 giorni, la difesa chiede l’irrilevanza penale del fatto o il perdono giudiziale. La conclusione sembra vicina e la libertà a portata di mano.
Invece il giudice Domenico De Biase, del Tribunale per i Minorenni di Roma, non emette la sentenza di primo grado ma dispone una perizia psichiatrica su Simone, decidendo ancora una volta che rimanga in comunità. A tutt’oggi, nonostante Simone sia sottomisure cautelari da 4 mesi,è ancora in attesa della sentenza di primo grado.
Il pregiudizio sociale è più feroce del diritto: nel caso di Simone, infatti, vi è un evidente abuso delle misure cautelari.
La legge prevede infatti che – con una pena inferiore ai 2 anni, qualora ci sia condanna (per Simone sono stati chiesti ‘solo’ 5 mesi e 10 giorni – tali misure non possano essere applicate.
"Un caso gravissimo di abuso della misura cautelare – dice l’avvocato Romeo – poiché la permanenza di Simone nella comunità per minori equivale a tutti gli effetti agli arresti domiciliari, ad una condizione di privazione della libertà personale, che per la nostra costituzione è un principio inviolabile".
"Dopo le assurde misure cautelari – dicono gli amici - adesso chiedono anche la perizia psichiatrica, imponendo che questa si svolga a Catanzaro, in contesto tutt’altro che positivo per Simone, che da 4 mesi sta vivendo un inferno e che è anche stato sottoposto a una cura con psicofarmaci. Se dovessero dichiararlo incapace di intendere e volere sarebbe privato, anche al prossimo compimento dei 18 anni (a luglio), di ogni facoltà di scelta sulla propria vita. Tutto questo, vogliamo ripetere ancora una volta, per un concatenarsi di assurdi pregiudizi di tipo sociale, che investono la sua situazione familiare e gli ambienti da lui frequentati, evidentemente non condivisi da chi chiede di dichiararlo, sostanzialmente, un pazzo".
L’ultima novità nel caso di Simone risale 10 giorni fa: il Tribunale della Libertà dei Minori, al quale erano state avanzate le richieste di scarcerazione e di domicilio presso una famiglia, pur avendo 5 giorni a disposizione decide in 24 ore: nessuna libertà né collocamento in famiglia, Simone deve rimanere a Catanzaro, dove si trova tutt’ora in attesa degli esiti della perizia psichiatrica.
"I magistrati – commenta l’avvocato - proprio per impedire che il ragazzo abbia contatti con gli amici hanno emesso l'ordinanza che lo ha relegato in una struttura a Catanzaro. La misura adottata dai giudici del Riesame,poi, non sarebbe stata presa nemmeno per un maggiorenne".
INFORMAZIONI:
www.tanaliberitutti.blogspot.com
Tel 3314120469

sabato 14 marzo 2009

Punti di raccolta fondi x la campagna di scarcerazione di SIMONE

TANA LIBERI TUTTI, Via Giorgio Pitacco n°44 (zona largo Telese), Roma, tanaliberitutti@gmail.com

VIDEOBUCO, Via degli Equi n°6, Roma,
dal lunedì al sabato ore 10:00-14:00 e 15:30-20:30
tel 06.4941339, info@videobuco.it, http://nuke.videobuco.it/

NIDO DI VESPE, Via degli Arvali n°13/a nella parte vecchia del Quadraro, quadraro@ecn.org, http://isole.ecn.org/quadraro/

FUSOLAB, Via Giorgio Pitacco n°29 (zona Largo Telese), Roma, dal giovedì alla domenica dalle 21 alle 2, info@fusolab.net, http://www.fusolab.net/

mercoledì 11 marzo 2009