venerdì 9 gennaio 2009

LABORATORIO LETTERARIO

Nel corso del tempo si è sviluppata all'interno dei frequentatori e non del laboratorio la necessità impellente del conoscere -ascoltando, guardando, leggendo e apprendendo- e dell'analizzare sia singolarmente con il proprio ragionamento, che collettivamente, con discussione, confronti, dibattiti più o meno accesi ma sempre nel pieno rispetto personale, intellettivo e delle differenze: culturali, di età, di nascita, di sesso, di crescita, di esperienza e di pratiche di vita. Per poter cercare di essere il più possibile se stessi in un mondo sempre più globalizzato e incattivito su sistematici e sempre più evoluti modelli di controllo, repressione e lobotomizzazione, fisica e mentale. Basta con la paura accecante del flop della vita che razionalmente ci fa inventare maschere su maschere per farci apprezzare e svuotare da chi ha regolarizzato e regolarizza con le proprie scelte di convenienza e privilegio la vita di tutti e controllando dall'alto della propria bassezza e infamità culturale, sentimentale, intellettuale ed energicamente negativa: avendo il controllo dell'informazione, della cultura, del sapere, del bene e del male, dell'esigenza, dei bisogni divenuti necessità e che ti obbliga per esistere in vita ad accettare più o meno la schiavitù a te imposta e da te imposta formando così il sistema controllato e regolato da pochi. Noi vogliamo capire noi stessi, annientandoli nel loro tutto e nel nostro nulla. Creandoci, creando idee e modificarle, accrescendole, con confronti esterni ed interni, dibattiti, letture personali e collettive elaborate e veicolate internamente ed esternamente con la modalità della scrittura di produzione cinematografica e teatrale, radio, web e tutte le forme possibili e necessarie praticabili e non.

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