mercoledì 23 febbraio 2011

A Silvio

SILVIO, RIMANI ANCOR

NELLO SPUTTANAMENTO D'OGNI GIORNALE

QUANDO E' OGNI TUO MALE

NEI PROCESSI TUOI DA CUI FUGGIVI

E TU, NANO E RIFATTO,AL LIMITARE

DELL'ILLEGALITA' SALIVI?

PARLAN LE BELLE

ESCORT,E LA GENTE D'INTORNO

DEL TUO MOSCETTO MEMBRO

ALLOR CHE L'OPRE FEMMINIL GODEVI

SEDEVI, ASSAI CONTENTO

A QUELLE CENE SORDIDE CHE OFFRIVI.

ERAN I GIORNI DEL PORCO: E TU SOLEVI

COSI' MENARE IL GIORNO.

IO I LAVORI PESANTI

TALOR FACEVO E SUDAVO PER CAMPARE

NORMALE CITTADINO

DI ME PRENDEVI

DI TASSE UNA CATERBA

D'IN SU DA ARCORE NELLA TUA VILLA BELLA

RIDEVAN LE DONZELLE ALLA TUA VOCE

E CON MAN VELOCE

S'INDUSTRIAVANO NELLA FATICOSA IMPRESA.

MIRAVI AD ELLA IL SENO

LE VIE PELOSE E GLI ARTI

E QUINCI TU PAGAVI LA MINORE.

LINGUA MORTAL NON DICE

CHE SCHIFO CHE MI FAI.

PERCHE' NON TE NE VAI

NON TI DIMETTI O SILVIO MIO?

QUAL'OR CI APPARIA

DI FEDE IL BRUTTO MUSO, E MORA!

QUANDO CI PENSO A COTANTO GRUPPO

MI VIEN DA VOMITARE

PER LE FANCIULLE ACERBE

E TORNAMI A DOLER STOMACO E BILE.

E PREMIER, OH PREMIER

PERCHE' NON RENDI POI

QUEL CHE PROMETTESTI ALLOR? PERCHE' DI TANTO

INGANNI I CITTADINI TUOI?

TU PRIA CHE FOSSI ELETTO IN QUELL'INVERNO,

DA UNA POPOLAZIONE CIECA E CONVINTA

CON LA MAFIA FACEVI COMUNELLA, E GIA' VEDEVI

COME FREGAR GLI ITALIANI TUTTI:

LE MANI TI SFREGAVI

VOLEVI TU FUGGIRE ALLA PRIGIONE,

E CONTINUARE A FARTI I CAZZI TUOI;

COSI' ALLE DONZELLE AI DI' FESTIVI

PAGAVI AMORE.

ANCHE SE PERISSI FRA POCO

SAREBBER SEMPRE TROPPI GLI ANNI

DEI TUOI TURPI INGANNI

DA MALAVITOSO.AHI COME

ABBIAMO FATTO NOI

A SOPPORTARTI IN QUESTA' ETA' TAPINA

DI LACRIMATA SORTE.

QUESTA E' L'ITALIA? QUESTI

I DELITTI,LA MAFIA, L'OPRE, GLI EVENTI?

QUESTA LA SORTE DELLE UMANE GENTI?

ALL'APPARIR DEL VERO

TU MISERO CADRAI ( LO SPERO)

T'AUGURO LA FREDDA MANO DI CALOR IGNUDA

COM'UNICO SOLLAZZO!

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