mercoledì 16 marzo 2011

Ieri Briganti, oggi e sempre ribelli.

I DIECI COMANDAMENTI DEL BRIGANTE.



1. - Cercare di colpire sempre gli ufficiali e i graduati, è meglio uccidere un solo ufficiale che molti soldati (quando si colpisce la testa, le altre membra diventano inutili).

2. - Caduto l'ufficiale, gli uomini, senza direzione facilmente fuggono

3. - Non accordare mai quartiere ai feriti e ai prigionieri, ucciderli, scannarli e massacrare i cadaveri in modo da impressionare i soldati quando li ritroveranno.

4. - Il soldato quando si batterà, penserà sempre alla fine che l'aspetta se cade ferito o prigioniero e quando vedrà le brutte... scapperà...

5. - Esporre la vita per salvare un compagno, ucciderlo piuttosto che resti ferito o prigioniero dei soldati.

6. - Nei combattimenti corpo a corpo non fare le spacconate dei soldati di menare calciate di fucile; giuocare invece serrato di coltello; tirare colpi alla pancia e girarvi dentro la lama; si fanno ferite più dolorose, che si sentono subito, si vedono uscire fuori le budella, e difficilmente guariscono.

7. - Attaccare la truppa quando si ha la certezza di vincere, mantenersi nascosti, o fuggire quando non si è in numero e in posizione vantaggiosa.

8. - Mettersi tanto di notte quanto di giorno in posizioni elevate, possibilmente vicino a boscaglie, che offrono sicuro scampo, perché i soldati difficilmente vi si internano.

9. - Non risparmiare la vita dei soldati, mai e poi mai quella degli squadriglieri; far del tutto per averli vivi in mano per poi farne strazio.

10. - Durante il combattimento qualunque atto di insubordinazione o mancata obbedienza deve essere punita dal capobanda con una schioppettata nella testa.



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